Budget e comunicazione: come evitare errori (e pensare da impresa): guida pratica per PMI
Il budget per la comunicazione aziendale può variare da tanti aspetti, ma è importante che sia l’azienda a stabilirlo.
Capita spesso: mi contattano per “fare comunicazione” senza avere chiaro quanto l’azienda può e deve investire.
Succede perché il tema è scomodo, ma è anche il primo nodo da sciogliere. Ogni spesa aziendale va pianificata a monte: senza un budget definito, la comunicazione diventa un salto nel buio. È rischioso per l’azienda, per i fornitori e per i risultati.
Lo dico con trasparenza: se non c’è un budget, spesso mi fermo. Posso aiutarti a capire cosa ha senso spendere in base agli obiettivi, ma i soldi devono esistere e essere stanziati. La comunicazione è un supporto al business, non un salasso che lo indebolisce.
Perché serve un budget prima di iniziare?
- Dà una direzione: definisce obiettivi, tempi e scala del progetto.
- Evita sorprese: chiarisce cosa è compreso (strategia, produzione, ADV, tracciamento).
- Permette di misurare: senza budget non esiste “ritorno”, esistono solo impressioni.
- Riduce il rischio: puoi pianificare test, correzioni e step di crescita sostenibile.
Come lo impostiamo: semplice e concreto
Quando lavoro con una PMI, propongo un approccio in tre passaggi:
1) Obiettivo e orizzonte
- Cosa vuoi ottenere? (lead, vendite e-commerce, reputazione, lancio).
- In quanto tempo? (test 30–60 giorni, piano 3–6 mesi, programma 12 mesi).
- Con quali indicatori? (lead qualificati, ROAS, costo contatto, appuntamenti).
2) Voci di spesa (chiare, senza sorprese)
- Strategia & gestione: regia, piano editoriale, coordinamento.
- Produzione: testi, grafiche, foto/video necessari (niente orpelli).
- Media/ADV: budget per campagne (Meta, LinkedIn, Google).
- Tracciamento & report: setup minimo per leggere i dati e decidere.
- Margine imprevisti: 10–15% per ciò che non controlli.
3) Regole di ingaggio
- Tetto massimo mensile (non si sfora).
- Soglia di stop (se i KPI non migliorano, si rivede).
- Checkpoint ogni 4 settimane: cosa tenere, cosa togliere, cosa testare.
Se lavori a Brescia o in Provincia e vuoi un piano onesto, sostenibile e leggibile in contabilità, scrivimi: troviamo la misura giusta prima di partire. È così che si risparmia davvero.

